Gestione dell’accettazione sociale - Conflict resolution & Consensus building
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  • E’ possibile ridurre la conflittualità sociale legata alla realizzazione di talune infrastrutture, che ne ritarda e, talvolta, ne impedisce la realizzazione?
  • E’ possibile creare un “clima positivo” e “collaborativo” riguardo alla realizzazione di opere ritenute “impattanti”?

La risposta è SI!.

La partecipazione della collettività nei processi decisionali può favorire l’accettabilità  sociale di un progetto (consensus building). Una prima forma di partecipazione del pubblico è l’informazione sul progetto stesso. Impedire l’informazione o imporre una scelta senza una preventiva informazione può avere effetti disastrosi in termini di consenso.

Un secondo step è la consultazione del pubblico (chiedere il parere del pubblico su certe scelte, o le sue preferenze su determinate  opzioni progettuali). La consultazione dà soddisfazione a quel crescente desiderio di protagonismo che caratterizza le società avanzate e ricche di opportunità di espressione mediatica.

Un ulteriore passaggio è lo sviluppo stesso del progetto secondo un percorso capace di raccogliere ed ascoltare i bisogni del territorio, individuando soluzioni progettuali gradite al proponente e nel contempo capaci di massimizzare i benefici per la collettività (e, in particolare, per il territorio locale) e di minimizzare gli impatti ambientali e territoriali.

Infine, la valutazione economica è essenziale per stabilire l’adeguatezza delle misure di riequilibrio territoriale e di compensazione - una volta accertata l’impossibilità di mitigare ulteriormente gli impatti residui del progetto.

Le competenze e gli strumenti di analisi a disposizione di ECBA project possono supportare il processo di sviluppo del progetto in chiave di una maggior accettabilità sociale, intervenendo in tutte le fasi citate:

  • corredando il processo informativo iniziale sul progetto con valutazioni economiche di sintesi capaci di esprimere gli interessi particolari e quelli più diffusi in una prospettiva unificante (costi e benefici per la collettività e non solo per il proponente del progetto);
  • integrando la necessaria consultazione degli stakeholder con il processo di valutazione economica, in particolare per gli impatti che non sono oggetto di mercati reali (per i quali si rende necessario applicare metodologie basate su focus group e questionari a campione, etc), anche al fine di prevenire impatti e opposizioni di difficile previsione;
  • guidando lo sviluppo del progetto lungo un percorso socialmente condiviso in cui l’analisi costi-benefici costituisce un utile –se non il principale- strumento per la valutazione della qualità del progetto;
  • ideando e condividendo con gli stakeholder una strategia di compensazione monetaria, una volta quantificati gli impatti non ulteriormente mitigabili o i rischi non riducibili.

A tal riguardo, ECBA Project affianca il portatore di progetto – soggetto pubblico o privato – sia nella fase di valutazione vera e propria, sia nei rapporti con gli stakeholder di progetto, attraverso l’ideazione e l’implementazione di una corretta stakeholder strategy.

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